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DICEMBRE 2023.

la vittoria dei penultimi

È uscito ormai qualche mese fa, presentato ad alcune delle massime autorità nazionali, del mondo dello sport, e non solo. Ma i contenuti di questo agile, seppur ricchissimo, volumetto appaiono davvero, giorno dopo giorno, sempre più attuali. Abbiamo deciso di regalarlo a Natale ad amici, conoscenti e collaboratori. È possibile ordinarlo oppure, per chi non riesce a trovarlo, richiederlo presso il nostro Comitato. Si tratta de “La vittoria dei penultimi”. Un libro da leggere e rileggere, prima di tutto per il piacere di ripercorrerne i contenuti insieme agli autori. Fra questi, il nostro Presidente Nazionale, Vittorio Bosio, al suo esordio letterario. Gli altri tre autori: Simone Digennaro, Roberto Lamborghini e Michele Marchetti, ciascuno con un proprio sguardo, attento e competente, su quello che è il nostro pensiero e sentire comune. Insieme, compongono un mosaico del mondo in cui ci troviamo a lavorare. Lo sport del dopo pandemia, i temi dell’educazione dei giovani, della promozione sportiva in un mondo che cambia, o che è già cambiato. Vittorio Bosio, dicevamo. Il suo sguardo sul CSI è lo sguardo sull’intero sistema sportivo, anche senza volerlo, e di questo dobbiamo esserne orgogliosi. I giovani, le società sportive, l’accoglienza, i disabili, lo spirito di servizio. Questi i principali temi da lui trattati. E, su tutto, una domanda: ma c’è ancora bisogno di noi? Della nostra visione e del nostro modo di fare sport? Ai lettori l’ardua sentenza. Parte dall’osservazione della Generazione Zeta, invece, Simone Digennaro, per arrivare a tutti noi. Questa parte di popolazione che sembra anticipare tutti i cambiamenti. Essere fluidi e ibridi, sono le loro caratteristiche. Si interessano di tutto, ma in modo velocissimo, che non vuole dire necessariamente superficiale. Play (giocare) e display (assistere) sono confini per loro sempre più labili, incomprensibili per noi, cresciuti in un mondo che elogiava la pratica sportiva e demonizzava i semplici spettatori… Qui il confine non esiste più, e il medium è la tecnologia… Roberto Lamborghini mette in discussione il concetto stesso di sport, almeno in termini lessicali. Sport e attività sportiva, agonismo e dilettantismo, sport strutturato e destrutturato, indoor e outdoor, Enti di Promozione Sportiva e Federazioni, sembrano oggi rincorrersi, imitarsi, opporsi come in un gioco di specchi, in un sistema dove sono saltate, prima di tutto, le definizioni. Ma noi, riusciamo ancora a riconoscerle? Nella quarta, densissima, parte è Michele Marchetti ad aprire mille finestre sul mondo dello sport. Da ciascuna finestra, sembrano spalancarsene altre mille. Impossibile seguire tutte le trame e tutte le suggestioni. Fra queste, la riflessione sulla povertà educativa, che investe una percentuale sempre maggiore di minori e di cui lo sport è a volte sintomo, a volte cura e a volte ancora aggravante… La Generazione Zeta, ancora, cioè i nati dal 1997 al 2012, che sono oggi i protagonisti, pronti ad affacciarsi al futuro, molti già laureati, stanno entrando nel mondo del lavoro. Iperconnessi, informati, cresciuti in mezzo alle paure degli ultimi 20 anni (crisi economica, guerre, terrorismo, pandemie e cambiamento climatico). Non hanno mai conosciuto, prima generazione dal 1945, un mondo pacificato. Paradossalmente, conservatori. Educazione, cultura, spiritualità. Queste le armi per tentare un approccio efficace nei loro confronti, per un ricambio generazionale di cui, inevitabilmente, dovranno essere portatori, anche nel mondo dello sport. Quale è allora, la vittoria dei penultimi? Non ve lo sveliamo, naturalmente, per non spoilerare ai lettori, speriamo tanti, la fine (o l’inizio?) di questo interessantissimo volume. Sicuramente, non sarà quella che viene definita, genialmente, la “pastorale della sfiga”, cioè il tentativo di soccorrere quelli che, per destino o per sfortuna, ci appaiono più deboli. Una tentazione da cui anche noi non siamo mai immuni. Un libro da leggere, oseremmo dire, anche da parte di quelle sovrastrutture che governano lo sport oggi, Sport e Salute, Coni, Ministero e Dipartimento, dalle idee spesso confuse e contraddittorie. Molto spesso, inutili. Ma un segnale di speranza c’è, e vi auguriamo di saperlo trovare. Buon Natale e Buon 2024 a tutti.     

Andrea De David

presidenza@csibologna.it

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