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Si è disputato nel week end dal 25 al 27 di settembre a Casalecchio di Reno, presso il Boutique Hotel Calzavecchio, il Campionato Nazionale  di Showdown in Doppio CSI, unica manifestazione al mondo di questo tipo, dal momento che esiste solo in Italia e nel Centro Sportivo Italiano.

Diciotto le squadre presenti, (composte da 4 giocatori, 2 titolari e 2 riserve per ciascuna squadra) provenienti dalle seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Molise e Sicilia.

Quattro i tavoli da gioco, costruiti in Repubblica Ceca, disposti in quattro saloni distinti, per favorire sicurezza e distanziamento, per complessive 100 partite giocate in tre giorni.

Gare al meglio dei 41 punti, ad un unico set; ogni giocatore ha giocato individualmente contro l'avversario, eseguendo nr. 4 ricezioni e nr. 4 battute.

Grazie per la perfetta e accogliente organizzazione a Marco Ferrigno della Polisportiva Atletico Torball Bologna, a tutti i dirigenti e operatori intervenuti e a tutti gli arbitri e giudici di gara, fra cui Enrico Valenti, storico arbitro e operatore del CSI di Bologna

Lo Showdown fu inventato da Joe Lewis, un canadese non vedente, negli anni 60. Subito divenne un successo e, nel 1980, si data la sua presentazione come sport ricreativo ai giochi per disabili fisici di Arnhem. Questo sport, largamente praticato a livello internazionale, si gioca in Europa, Asia, Africa, Nord e Sud America. Ogni 4 anni viene giocato il Campionato del Mondo e ogni 2 anni il campionato europeo. In Italia si disputano campionati Nazionali individuali, campionati Nazionali a squadre e tornei ufficiali organizzati lungo tutta la penisola, aperti anche ad atleti normo vedenti, con l'intento di rendere lo showdown uno sport inclusivo. Gli incontri di questa disciplina sportiva, riservata ad atleti bendati, si disputano tra due giocatori, su di un campo rettangolare, costituito da un tavolo in legno con sponde laterali alle cui estremità vi è una piccola porta ed uno schermo rialzato posizionato al centro del tavolo. Si gioca impugnando racchette realizzate in materiale liscio e duro della lunghezza di 30 centimetri, con le quali si deve colpire una palla sonora del diametro di 6 centimetri. Lo scopo del gioco è quello di mandare la palla nel campo opposto, facendola passare sotto lo schermo centrale e tentando di imbucarla nella porta avversaria. Si gioca dal fondo del tavolo, mai dai lati, ogni goal vale due punti, ogni fallo vale un punto. Il principio di gioco potrebbe essere paragonato al tennis tavolo, non a caso il termine volgare di questa disciplina è ping-pong per non vedenti, ove gli scambi bassi prendono il posto di schiacciate e pallonetti. Si gioca in un'unica categoria, composta da vedenti e non vedenti ed è obbligatorio durante la competizione indossare mascherine che oscurino completamente la vista.

A Casalecchio di Reno il Campionato Nazionale di Showdown a coppie

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