Era il 5 gennaio del 1944 - con la conclusione della tragica Seconda guerra mondiale e la liberazione dal regime fascista ancora lontane ben più di un anno -, quando Luigi Gedda, Presidente dell’Azione Cattolica, proponeva all’Assemblea della Gioventù Italiana di Azione Cattolica Italiana, la nascita del Centro Sportivo Italiano, per riprendere l’esperienza della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane (FASCI), nata nel 1906 dall’Azione Cattolica Italiana e sciolta dal regime fascista nel 1927. La proposta venne approvata con entusiasmo. Fu una visione profetica, fortemente voluta da Papa Pio XII che trovò in Gedda la persona capace di realizzare l’ambizioso progetto.
Il seme posto nel fertile terreno dell’attività cristiana sociale e sportiva italiana, fece germogliare un movimento, il Centro Sportivo Italiano, fondato con l’approvazione dello Statuto a metà novembre dello stesso 1944. Ancora oggi cerchiamo ogni giorno di onorare il nostro essere CSI perché siamo consapevoli di essere gli eredi di giganti della storia.
A questi valori, tanto forti da essere eterni, ci dovremo ispirare in particolare in questo 2024 ricco di momenti associativi. Verremo chiamati a vivere, sul finire dell’anno, le Assemblee elettive, con la formazione delle nuove compagini direttive del CSI ad ogni livello, e ci prepareremo ad un altro storico appuntamento, il Giubileo del 2025.
Sarà perciò un anno di riflessione, di analisi, di incontri, di manifestazioni, di conferme e di rilancio del nostro essere CSI, un’Associazione che oggi rappresentiamo, consapevoli che è stata fin dall’inizio e continua ad essere un punto di riferimento sicuro e solido per la proposta sportiva, per l’educazione dei giovani, per il servizio alla comunità in cui viviamo.