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Lavoro famiglia e sport le priorità di Mons. Zuppi 1

Un incontro molto atteso, come sempre, quello con l’Arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Zuppi, per lo scambio degli auguri di Natale, da parte del Consiglio Provinciale, dei dipendenti e collaboratori del Comitato Provinciale CSI di Bologna. Un colloquio cordiale, emozionante, pieno di significati. Sicuramente non un passaggio formale ma, come ampiamento previsto, anche l’occasione per raccontare quanto di bello è stato fatto nel corso del 2017 e per ricevere importanti suggerimenti, e altrettanto attese sollecitazioni, anche per il 2018 e per gli anni a venire.

E così, dopo il saluto del consulente ecclesiastico e delegato della Curia di Bologna per lo sport Don Massimo Vacchetti, è stato il Presidente Provinciale Andrea De David a presentare, ancora una volta, l’associazione.

Già presente alla celebrazione dei 70 anni del CSI di Bologna, Mons. Zuppi ha così seguito un breve excursus sulla nostra associazione che vede già all’orizzonte il traguardo dei 75 anni, forte di quasi 25.000 tesserati e 500 società sportive affiliate. Oltre all’attività ordinaria sono stati raccontati alcuni importanti risultati raggiunti nel 2017, dal progetto europeo L.U.C.A.S. che segue dal punto di vista dell’attività sportiva la ripresa dagli stati vegetativi dei diversi esiti di coma, in collaborazione con la Casa dei Risvegli, fino alla partecipazione degli ospiti dei diversi centri di accoglienza per migranti ai campionati CSI attraverso il progetto Arcolaio. Non mancano i risultati gestionali, dalla partecipazione al consorzio Acquaseven per la riqualificazione di tutti gli impianti natatori bolognesi, fino alla collaborazione con la società sportiva Zinella per la gestione dei corsi di nuoto presso al piscina di San Lazzaro di Savena. Particolare attenzione è stata mostrata da Mons. Zuppi alla gestione del nuovo centro sportivo per il calcio costruito in collaborazione con l’Antal Pallavicini, progetto che la Chiesa di Bologna ha fortemente caldeggiato e ispirato. Tutto questo, come sempre, ideato e gestito facendo appello ai valori della gratuità e della solidarietà.

Lavoro famiglia e sport le priorità di Mons. Zuppi 2

“Il vostro è un impegno assai difficile, soprattutto nel mondo odierno” ha osservato Mons. Zuppi nel suo intervento. “Siete immersi in mille problematiche di natura burocratica, amministrativa e gestionale e dovete affrontarle non solo senza grossi aiuti, ma potendo fare affidamento unicamente sulla forza del volontariato e sull’amore per la vostra associazione. Per questo siete doppiamente meritevoli e ricevete tutta la mia gratitudine”.

Le domande di Mons. Zuppi hanno poi riguardato le maggiori difficoltà affrontate ogni giorno nella promozione sportiva, in un territorio tanto vasto e complesso come la provincia di Bologna. Un’esortazione prima di tutto: quella di fare tutto il possibile per avvicinare il maggior numero di persone e fare sì che le condizioni di disagio familiare, economico, le disabilità, l’età avanzata, le differenze di sesso, ceto sociale, appartenenza etnica o religiosa non diventino mai un ostacolo per la pratica sportiva e l’integrazione.

“Molte cose si possono fare insieme” ha concluso Mons. Zuppi, “la mia proposta è quella di allargare allo sport quel tavolo di confronto che già stiamo portando avanti da qualche mese con le famiglie e per il lavoro, per dare a tutti i bolognesi un’ulteriore mezzo di crescita e riscatto sociale”.

Parole che fanno bene a tutta l’associazione, così come i saluti finali, le foto di rito e lo scambio degli auguri di Buon Natale.

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